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Sant’Efisio, tra fede e folklore

Maggio non solo segna l’inizio della stagione estiva ma è anche il mese della festa più importante della Sardegna: la festa di Sant’Efisio, una delle più antiche ma anche più lunghe processioni del Mediterraneo che ormai si ripete da 4 secoli.

La festa di Sant’Efisio risale infatti nel 1657 come ringraziamento al Santo per aver liberato la città da una violenta epidemia di peste.
La processione, che dura 4 giorni lungo un percorso di più di 60 km, ha inizio a Cagliari il primo Maggio con la sfilata a cui segue un pellegrinaggio dal 2 al 4 maggio con l’arrivo nella chiesa di Sant’Efisio di Nora, luogo del martirio, e il rientro del Santo nella chiesetta di Stampace.

Così ogni anno per le vie del centro carri, fedeli e pellegrini e varie confraternite, tra le quali l’Arciconfraternita del Gonfalone, sfilano vestiti con abiti tradizionali per le vie del centro ricoperte da petali di rosa.

La Città di Pula in particolare accoglie il Santo il 2 di Maggio verso mezzogiorno, accompagnato dalla musica delle launeddas, dai cavalieri e dalle donne in costume.

Sant’Efisio è portato in processione per le vie del paesino prima alla Chiesa di San Giovanni Battista dove viene celebrata la Santa Messa. La processione è accompagnata dalla musica delle “Launeddas”, dai cavalieri e dalle donne vestiti con il costume sardo. Verso le sei della sera un’altra processione accompagna Sant’Efisio a Nora.
Un’occasione irripetibile per assistere all’evento più importante della Sardegna.

Foto di:
Alessandro Cani www.flickr.com/photos/vorticeassurdo/
Cristiano Cani www.flickr.com/photos/cristianocani/2457120918/